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La discriminazione militare delle persone con diabete

L’ordinamento italiano prevede una serie di norme che escludono le persone con diabete dal poter accede­re alle carriere militari e dei corpi civili equiparati. E questo indipendentemente dalle loro ca­pacità o attitudini. Inoltre, le disposizioni relative al lavoro spor­tivo che favoriscono l’accesso al lavoro e allo svolgimento dell’attività sportiva di elevato livello tecnico-agonistico di persone con disabilità fi­siche e sensoriali, anche in questo caso vedono l’esclusione dei diabetici!

La persona con diabete non ha diritto alla tessera CIP

Si tratta di norme che permettono il reclu­tamento di atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato, con la pos­sibilità di essere reinseriti nei rispettivi corpi nel momento in cui non saranno più in grado di pra­ticare tale l’attività sportiva.
Di fatto una persona con diabete non ha que­sto tipo di disabilità e quindi non può avere la tessera del CIP (Comitato Italiano Paraolimpicoe di conseguenza gli sono precluse le selezioni de­gli atleti di valore (D.lgs n. 36/2021).

Cosa possiamo fare perché questo sta­to di “discriminazione” finisca?

La Federazione Diabete Giovanile (FDG) ha spesso fatto sue queste problematiche, portan­dole all’attenzione non solo della stampa ma an­che degli organi competenti e, spesso, ottenendo risultati concreti da parte di chi doveva emettere delle sentenze.
E anche nel caso di cui parleremo oggi, FDG è in prima linea per denunciare queste disegua­glianze e sensibilizzare sia il mondo politico che i nostri concittadini.
Quella di oggi non sarà una semplice narra­zione, ma intervisteremo un atleta campione del mondo Under 20 di scherma e una giovane don­na con delle aspettative e dei sogni da realizzare.

Parliamo di Giulio Gaetani e Noemi Fusco. 

Giulio Gaetani è una promessa della nostra scherma, che ha ottenuto nella sua carriera risultati impor­tanti, da campione!

Giulio Gaetani ha 21 anni, prati­ca la scherma dall’età di 8 anni. Fa parte della Nazionale Italiana di scherma da 7 anni, e ha partecipato sia a campionati Europei che del Mon­do, nella categoria U20.

Entrare nei Corpi Armati dello Stato gli permetterebbe di po­ter partecipare in modo organizzato e strutturato a competizioni quali Coppe del Mondo, Campionati Europei e Olimpiadi, oltre al non trascurabile fatto che si ha diritto a uno stipendio.

Ha partecipato per la prima volta a un con­corso per l’Arma dei Carabinieri in qualità di Ca­detto a 17 anni e quest’anno a uno per l’Esercito. I risultati, in entrambi i casi, sono stati di un’e­sclusione con l’unica motivazione di “non idoneità, in quanto diabetico”.

“Sono molto deluso perché il solo pensiero di non poter proseguire nella scherma mi fa stare male, ma mi rendo conto di non poter gravare ul­teriormente sui miei genitori, in quanto io attual­mente non studio né lavoro.
Mi sono rivolto a FDG in quanto so che spesso si sono presi a cuore e non solosituazioni discri­minatorie nei confronti dei diabetici.
Mi rendo conto che in questo particolare mo­mento l’attenzione della politica è rivolta ad altro, ma questa situazione è un’ingiustizia che va sa­nata nel più breve tempo possibile. Immagino che come me ci saranno altri giovani nelle medesime condizioni e non possiamo rassegnarci e aspettare.
Penso che sia necessario far conoscere questa situazione ai media, e fare in modo che giunga all’attenzione di chi può cambiare le regole, e dare ai giovani come me la possibilità di continuare a seguire le proprie passioni, soprattutto quando ci sono risultati come quelli da me conseguiti“, spiega Giulio Gaetani

Parliamo ora del caso di Neomi Fusco

Quella di Noemi Fusco è una situazione diversa, ma che accomuna questi due giovani, la realizzazione di un sogno.

Noemi Fusco ha quasi 26 anni. A 16 anni ha scoperto di avere il diabete, ritrovandosi a dover imparare tante cose per gestirlo in modo ottimale, ma non si è mai sentita né diversané tantomeno malata.

Tuttavia, avere il diabete le “precludeva” la possibilità di poter realizzare quello per cui sentiva essere il suo vero lavoro, quello di far parte delle forze dell’ordine o dell’esercito.

“Non mi sono data per vinta e ho partecipato a un concorso in Polizia e ov­viamente sono stata esclusa a causa del diabete. ” ,prosegue Fusco “La rabbia anche se diversa da prima c’è ancora e soprattutto l’amarezza per una situazione che con poco potrebbe essere cambiata ma che pochi prendono a cuore!
Io mi vedo con una divisa e farò tutto il possibi­le perché diventi realtà.”